giovedì 18 giugno 2009

Raccolta firme per essere riconosciuti Restauratori dei Beni Culturali e per accedere all'esame per la Qualifica di Restauratore dei Beni Culturali


Venerdì 12 giugno ’09, nel corso dell’ultimo incontro tra i soci dell’Associazione Bastioni, sono emerse con preponderanza le grosse difficoltà che stanno riscontrando tutti coloro che hanno bisogno dei certificati di buon esito dei lavori come richiesto dall’articolo 3 del D.Lgs. 26 Marzo 2008, n°62 ; ulteriori disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 22 Gennaio 2004, n° 42, in relazione ai Beni Culturali e dal D.M. 30 Marzo 2009 n° 53.


Tali certificati sono necessari per dimostrare di possedere i requisiti richiesti per legge al fine di essere riconosciuti Restauratori di Beni Culturali e per accedere all’esame per la Qualifica di Restauratore di Beni Culturali. La maggior parte dei restauratori che rientrano in tali categorie lavorano nel territorio da anni, offrendo con passione la loro competenza ed esperienza per il recupero dei Beni Culturali. Pur riconoscendo la necessità di una regolamentazione nel settore del restauro dei Beni Culturali, è in pericolo la dignità professionale di questi lavoratori a causa dell’impossibilità di ottenere i certificati sopra citati.

Nell’ambiente regna demoralizzazione, stanchezza e confusione.


E’ così stato pensato di chiedere attenzione alla Soprintendenza con un lettera che richiedesse un incontro, firmata da tutti gli interessati. In tre giorni sono state raccolte 60 firme, non sono molte ma siamo ancora fiduciosi. Lo scopo è quello di raccogliere almeno 150 firme entro Venerdì 26 Giugno. Per richiamare effettivamente attenzione sarebbe utile che tutti coloro che sono coinvolti, o che comunque volessero sostenere la causa, lasciassero la propria firma in uno dei tre luoghi a seguito elencati:


1. La riunione della Fillea in Borgo dei Greci questo Venerdì 19 Giugno alle 17.00 dove saremo presenti con l’elenco degli iscritti.


2. La sede legale dell’Associazione Bastioni, in Via San Niccolò 91r (Firenze) da Lunedì 22 Giugno fino a venerdì 26 Giugno (orario continuato dalle 9.00 fino alle 19.00).


3. Inviare una firma digitale tramite e-mail. Basta scannerizzare una vostra firma e mandarcela come JPEG all’indirizzo info@ass-bastioni.com aggiungendo i seguenti dati: Nome e Cognome – Specializzazione - Un restauro fatto da voi.

NB: Tanti diplomati OPD sostengono la nostra iniziativa e speriamo che continuino a farlo. Chiediamo ai diplomati OPD di specificare l’anno in cui si sono diplomati invece di citare un restauro, cosi da poter distinguere i sostenitori dai fautori della petizione.


Grazie,

Associazione Bastioni - Firenze

2 commenti:

Associazione Bastioni ha detto...

In tema di autocertificazione per comprovare l’ esecuzione dei lavori:

Il Tar del Lazio – sentenza numero 186 del 2001 – considera illegittima la revoca di un’aggiudicazione provvisoria (e relativa richiesta di escussione della garanzia provvisoria) espletata dalla stazione appaltane per presunta irregolarità (in quanto mancante del visto dell’autorità preposta alla tutela dei beni cui si riferiscono i lavori eseguiti ancorché sottoscritto dal direttore dei lavori e controfirmato dall’ingegnere capo) di un certificato di buon esito dei lavori analoghi a quelli oggetto della gara.

I giudici ritengono infatti che la necessità di prevedere una procedura alternativa in luogo del rilascio dell’attestato del buon esito dei lavori sottoposti a tutela si giustifica con l’entrata in vigore del nuovo sistema di qualificazione (D.P. R. 25 gennaio 2000, n. 34 - Regolamento recante istituzione del sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici, ai sensi dell’art. 8 della L. 11 febbraio 1994, n.. 109), da ciò desumendosi che prima dell’operatività di quest’ultimo non sussisteva la necessità di comprovare detti lavori con l’attestazione in questione (sostituita da un’autocertificazione) e, conseguentemente, ri-aggiudicano i lavori alla ditta ricorrente.

Viene inoltre, sulla base di una condotta amministrativa afflitta da contraddizione e perplessità, sancito l’obbligo di motivazione da parte dell’Amministrazione nel caso in cui confermi il proprio operato in assenza di risposta ad apposito e relativo quesito di legittimità e correttezza della procedura adottata, posto alla competente autorità di vigilanza.

A cura di Sonia LAZZINI

Per consultare tutto il documento vi rimandiamo a questo indirizzo:
http://www.diritto.it/osservatori/coperture_assicurative/fast_news/fast_lazzini86.html

Anonimo ha detto...

Questo vuol dire che possiamo autocertificare i nostri lavaori (incarico diretto) eseguiti prima del 2001?